Non sono soltanto gli umani ad avere bisogno di mangiare bene 🙂

Negli ultimi anni, sempre più proprietari di animali domestici si stanno avvicinando alla dieta BARF (acronimo di Biologically Appropriate Raw Food), un regime alimentare che propone l’alimentazione a crudo, ritenuta più adatta alla fisiologia di cani e gatti. Secondo i sostenitori di questo approccio, cani e gatti, pur vivendo in contesti domestici, restano carnivori e il loro apparato digerente è progettato per processare alimenti crudi, come carne, ossa e organi, proprio come farebbero in natura.

La dieta BARF nasce negli anni ’90 grazie al veterinario australiano Ian Billinghurst, che osservò un deterioramento della salute nei cani alimentati con crocchette industriali. L’idea di fondo è semplice: riportare l’alimentazione dei pet il più vicino possibile a quella ancestrale, eliminando cibi processati e conservanti.

Una dieta BARF bilanciata prevede carne cruda (50-70%), ossa polpose crude, frattaglie (come fegato e milza), verdure frullate, uova, pesce e piccole quantità di frutta. L’apporto di carboidrati è minimo o nullo. Gli ingredienti vanno selezionati con attenzione, preferibilmente di provenienza controllata, e le porzioni vanno calcolate sulla base del peso, dell’età e del livello di attività dell’animale.

I benefici riportati da chi utilizza questo metodo includono un miglioramento del pelo, alito più fresco, feci meno voluminose e odorose, aumento dell’energia e una riduzione delle allergie. Tuttavia, come ogni regime alimentare, anche la BARF comporta dei rischi se non viene gestita con attenzione.

Il primo rischio è quello di uno squilibrio nutrizionale. Bilanciare correttamente una dieta casalinga non è semplice e servono competenze specifiche, motivo per cui è fondamentale affidarsi a un veterinario esperto in nutrizione. Un secondo rischio è quello microbiologico: la carne cruda può contenere batteri come Salmonella o Listeria, pericolosi sia per l’animale che per le persone che manipolano il cibo. Infine, le ossa crude, se non selezionate e somministrate correttamente, possono provocare fratture dentali o ostruzioni intestinali.

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In Italia, la BARF sta crescendo soprattutto tra i proprietari più attenti alla salute dei propri animali. Esistono negozi specializzati che vendono porzioni già bilanciate e surgelate, semplificando la preparazione. Alcuni brand offrono anche consulenze personalizzate e piani nutrizionali su misura.

In conclusione, la dieta BARF rappresenta una scelta interessante per chi desidera un’alimentazione più naturale per il proprio cane o gatto, ma non è una soluzione universale. Richiede impegno, tempo e conoscenze adeguate. Prima di cambiare dieta al proprio animale è sempre consigliabile consultare il proprio veterinario di fiducia. Come spesso accade, non esiste una verità assoluta, ma una scelta consapevole e ben informata può fare la differenza nel benessere a lungo termine del nostro compagno a quattro zampe.


📦 Pro e Contro della Dieta BARF

✅ Pro

  • Alimentazione naturale e non processata
  • Pelo più lucido e meno forfora
  • Maggiore energia e vitalità
  • Feci compatte e meno odorose
  • Possibile riduzione di allergie alimentari

❌ Contro

  • Rischio di squilibri nutrizionali se non seguita da un esperto
  • Possibili contaminazioni batteriche da carne cruda
  • Richiede tempo e organizzazione
  • Non adatta a tutti gli animali (cuccioli, anziani, malati)
  • Costi superiori rispetto all’alimentazione industriale

🐾 Mini Guida per Iniziare con la BARF

  1. Consulta un veterinario nutrizionista: è essenziale per impostare correttamente la dieta.
  2. Acquista ingredienti di qualità: preferibilmente carne biologica o da filiere controllate.
  3. Inizia gradualmente: sostituisci poco alla volta i pasti industriali con quelli crudi.
  4. Evita gli errori comuni: mai dare ossa cotte, aglio, cipolla o uova crude intere.
  5. Igiene prima di tutto: lava accuratamente superfici, utensili e mani dopo ogni pasto.
  6. Osserva l’animale: segnala eventuali cambiamenti al veterinario.
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