Nuovi studi rivelano il legame tra chetosi e potenziamento delle cure oncologiche
Un recente studio pubblicato su Cancer Immunology, Immunotherapy suggerisce che la dieta chetogenica potrebbe migliorare l’efficacia delle terapie oncologiche basate sull’inibizione dei checkpoint immunitari. Questa scoperta apre nuove prospettive per l’integrazione di approcci dietetici nel trattamento del cancro, modulando il metabolismo tumorale e potenziando l’azione del sistema immunitario.
Le cellule tumorali, infatti, creano spesso un microambiente immunosoppressivo, ostacolando la risposta immunitaria dell’organismo. Le terapie con inibitori dei checkpoint immunitari, che mirano a superare questa barriera, sono efficaci, ma possono presentare delle limitazioni. Lo studio dimostra come una dieta chetogenica, caratterizzata da una drastica riduzione dei carboidrati, induca uno stato di chetosi in grado di:
- Alterare il metabolismo energetico delle cellule tumorali, rendendole più vulnerabili.
- Favorire una risposta immunitaria più efficace, migliorando l’efficacia dei trattamenti oncologici.
Gli autori evidenziano che la dieta chetogenica può agire in sinergia con gli inibitori dei checkpoint, aumentando l’attività delle cellule immunitarie e riducendo l’immunosoppressione associata al tumore.
Sebbene i risultati siano promettenti, ulteriori ricerche sono necessarie per comprendere a fondo i meccanismi di questa interazione. I ricercatori sottolineano l’importanza di un approccio clinico controllato, raccomandando ai pazienti di consultare il proprio medico prima di modificare il regime alimentare, specialmente in un contesto delicato come il trattamento oncologico.
Questa nuova sinergia potrebbe rappresentare un’innovativa strategia di supporto ai trattamenti tradizionali, migliorando gli esiti clinici e offrendo nuove speranze nella lotta contro il cancro.