Già intorno ai 35-40 anni, molte donne iniziano a faticare a mantenere il peso entro i limiti desiderati, ma con l’arrivo della menopausa, la sfida diventa ancora più impegnativa. Durante l’ultimo congresso della North American Menopause Society, gli esperti hanno evidenziato che circa due terzi delle donne over 50 affrontano problemi di sovrappeso. In parte, ciò è dovuto all’età: con il passare degli anni, si perde massa muscolare magra, che è un’importante consumatrice di calorie, rallentando così il metabolismo. Tuttavia, uno studio della Duke University ha dimostrato che il metabolismo rallenta significativamente solo dopo i 60 anni. Il vero fattore determinante è quindi la menopausa, quando il corpo si riorganizza per adattarsi alla riduzione degli ormoni femminili.

«È essenziale contrastare l’aumento di peso durante la menopausa per mantenere una buona salute», sottolinea Annamaria Colao, Presidente della Società Italiana di Endocrinologia. Non è solo l’eccesso di grassi a far aumentare la circonferenza addominale, ma anche il consumo eccessivo di zuccheri semplici e alimenti ad alto indice glicemico. Questi cibi, infatti, provocano un rapido assorbimento degli zuccheri, causando picchi glicemici elevati e immediati. Per questo motivo, durante la peri-menopausa e la menopausa, meglio privilegiare verdure, legumi e cereali integrali, fornendo un’energia più costante e sana.

La menopausa rappresenta una fase importante e delicata nella vita di una donna, un periodo caratterizzato da significativi cambiamenti fisici e psicologici. Uno dei sintomi più comuni e frustranti è l’aumento di peso, specialmente intorno alla zona addominale, che spesso risulta resistente alle diete tradizionali e all’esercizio fisico. La dieta chetogenica si è rivelata una strategia efficace per affrontare tali problematiche, grazie alla sua capacità di ridurre l’apporto di carboidrati e stimolare il metabolismo dei grassi.

Durante la menopausa, la riduzione degli estrogeni provoca un rallentamento del metabolismo e una tendenza maggiore all’accumulo di grasso corporeo, specialmente viscerale, ovvero quello che si deposita intorno agli organi interni. Questo tipo di grasso è associato a rischi per la salute come malattie cardiovascolari, diabete di tipo 2 e ipertensione.

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La dieta chetogenica, caratterizzata da un basso apporto di carboidrati e un elevato consumo di grassi, può risultare particolarmente efficace per combattere questo tipo di accumulo adiposo. Diversi studi hanno evidenziato come questo tipo di alimentazione possa migliorare la sensibilità insulinica e favorire la perdita di peso anche nelle donne in menopausa, che tendono a essere più resistenti agli sforzi dimagranti.

Come funziona la dieta chetogenica?

La chetogenica è una dieta che riduce drasticamente l’apporto di carboidrati, costringendo il corpo a entrare in uno stato metabolico chiamato chetosi. In questa condizione, l’organismo, non trovando abbastanza zuccheri da usare come fonte di energia, inizia a bruciare i grassi immagazzinati, producendo chetoni, che diventano la nuova fonte di carburante per il corpo e il cervello.

Questa trasformazione può essere particolarmente utile durante la menopausa, un periodo in cui le fluttuazioni ormonali possono rendere più difficile il controllo del peso. Un altro vantaggio della dieta chetogenica è il miglioramento della sensibilità all’insulina, una problematica comune nelle donne in menopausa, che può portare a una tendenza all’accumulo di grasso viscerale e all’aumento del rischio di sviluppare diabete di tipo 2.

Benefici della dieta chetogenica in menopausa:

Oltre alla perdita di peso, la dieta chetogenica può offrire una serie di benefici specifici per le donne in menopausa:

Riduzione delle vampate di calore: Le vampate di calore sono uno dei sintomi più fastidiosi della menopausa. Alcune ricerche suggeriscono che una dieta povera di carboidrati può contribuire a ridurne l’intensità e la frequenza, grazie alla stabilizzazione dei livelli di zucchero nel sangue e alla riduzione dell’infiammazione.

Miglioramento dell’umore: Durante la menopausa, molte donne sperimentano sbalzi d’umore e sintomi depressivi. L’alimentazione chetogenica può supportare la stabilizzazione dell’umore, grazie alla produzione di chetoni, che forniscono un’energia stabile al cervello, evitando i picchi glicemici responsabili di cambiamenti repentini di umore.

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Maggiore energia: Entrare in chetosi porta molte persone a sperimentare un aumento dell’energia e della concentrazione mentale. Ciò è particolarmente importante per le donne in menopausa, che spesso lamentano stanchezza e difficoltà di concentrazione.

Supporto per la salute ossea: La menopausa è spesso associata a un aumento del rischio di osteoporosi. Anche se non esistono prove conclusive sull’impatto diretto della dieta chetogenica sulla salute ossea, mantenere un peso corporeo sano e una buona forma fisica può ridurre la pressione sulle articolazioni e migliorare il benessere complessivo.

Miglior controllo del peso: Il problema dell’aumento di peso in menopausa è aggravato da una ridotta capacità del corpo di utilizzare efficacemente il glucosio. La dieta chetogenica migliora l’ossidazione dei grassi e promuove la perdita di peso anche in soggetti con difficoltà a dimagrire con approcci dietetici convenzionali.

Nonostante i numerosi benefici, è importante considerare che la dieta chetogenica potrebbe non essere adatta a tutte le donne. La chetosi può richiedere del tempo per essere raggiunta, e alcuni soggetti possono sperimentare effetti collaterali transitori, come mal di testa, affaticamento o nausea, noti come “keto flu”. Inoltre, le donne con particolari condizioni di salute, come problemi renali o cardiovascolari, dovrebbero consultare un medico prima di iniziare la dieta chetogenica.

Un’altra considerazione riguarda la qualità dei grassi assunti. Sebbene la dieta chetogenica si concentri su un alto apporto di grassi, è essenziale scegliere fonti salutari, come avocado, olio d’oliva, noci e semi, evitando grassi saturi eccessivi, che potrebbero aumentare il rischio di malattie cardiache.

La dieta chetogenica può essere un valido alleato per affrontare le sfide della menopausa, specialmente in termini di gestione del peso e miglioramento del benessere generale. Tuttavia, come per qualsiasi cambiamento dietetico significativo, è importante adottare un approccio equilibrato e personalizzato, magari con il supporto di un nutrizionista o di un medico specialista. Attraverso una dieta bilanciata e l’adozione di uno stile di vita sano, le donne possono affrontare questa nuova fase della vita con maggiore serenità e fiducia nel proprio corpo.

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In definitiva, la menopausa non deve essere vista come una condizione inevitabilmente negativa, ma come un’opportunità per concentrarsi sulla propria salute e benessere.