Uno studio pilota evidenzia l’efficacia e la sicurezza di una dieta chetogenica a bassissimo contenuto calorico nel migliorare i sintomi dell’osteoartrite del ginocchio nelle donne con obesità, con risultati promettenti su perdita di peso, riduzione del dolore e qualità della vita.


L’articolo Efficacy, Safety, and Tolerability of a Very Low-Calorie Ketogenic Diet in Women with Obesity and Symptomatic Knee Osteoarthritis esplora l’efficacia di una dieta chetogenica a bassissimo contenuto calorico (VLCKD) su donne con obesità e osteoartrite sintomatica del ginocchio. L’osteoartrite del ginocchio, una malattia degenerativa delle articolazioni che colpisce milioni di persone, è strettamente legata all’obesità, che non
solo aggrava il dolore articolare, ma aumenta anche il rischio di sviluppare altre condizioni croniche come diabete e malattie cardiovascolari.



L’articolo Efficacy, Safety, and Tolerability of a Very Low-Calorie Ketogenic Diet in Women with Obesity and Symptomatic Knee Osteoarthritis esplora l’efficacia di una dieta chetogenica a bassissimo contenuto calorico (VLCKD) su donne con obesità e osteoartrite sintomatica del ginocchio. L’osteoartrite del ginocchio, una malattia degenerativa delle articolazioni che colpisce milioni di persone, è strettamente legata all’obesità, che non solo aggrava il dolore articolare, ma aumenta anche il rischio di sviluppare altre condizioni croniche come diabete e malattie cardiovascolari.

L’obiettivo principale dello studio era valutare l’efficacia e la tollerabilità della VLCKD, una dieta caratterizzata da un apporto molto basso di carboidrati e un alto contenuto di grassi, che induce uno stato di chetosi. La chetosi, uno stato metabolico in cui il corpo utilizza i grassi come fonte principale di energia al posto dei carboidrati, è stata ampiamente studiata per i suoi effetti benefici sulla perdita di peso e sul miglioramento delle condizioni metaboliche. 

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Lo studio è stato condotto su un piccolo gruppo di donne affette da osteoartrite e obesità,
con l’obiettivo di ridurre il dolore articolare, migliorare la funzionalità del ginocchio e promuovere una perdita di peso sostenibile. Il programma dietetico è durato 20 settimane e ha incluso fasi di restrizione calorica severa e fasi di mantenimento, con un apporto calorico iniziale di circa 600-800 kcal al giorno. I risultati dello studio hanno dimostrato che la VLCKD ha portato a una significativa riduzione dell’indice di massa corporea (BMI), con una perdita di peso media del 10%. 

Oltre alla perdita di peso, le partecipanti hanno riportato una diminuzione sostanziale del dolore al ginocchio e un miglioramento generale della qualità della vita. Questo è particolarmente rilevante per le donne con osteoartrite, per le quali la perdita di peso può ridurre lo stress sulle articolazioni e migliorare la mobilità.


Un altro dato interessante emerso dallo studio è la riduzione dei marcatori infiammatori. L’infiammazione è un fattore chiave nella progressione dell’osteoartrite, e ridurre l’infiammazione attraverso la dieta può aiutare a rallentare il peggioramento della malattia. Per quanto riguarda la sicurezza e la tollerabilità della VLCKD, i risultati sono stati incoraggianti. Nonostante la restrizione calorica severa, la maggior parte delle partecipanti
ha tollerato bene la dieta, con pochi effetti collaterali riportati. Tra gli effetti collaterali più comuni si sono riscontrati episodi di stanchezza e leggera debolezza nelle prime fasi della dieta, associati al processo di adattamento metabolico alla chetosi. Tuttavia, questi sintomi sono diminuiti nel corso del programma.

Non sono stati rilevati cambiamenti negativi significativi nei parametri di sicurezza ematologici o metabolici, il che suggerisce che la dieta è stata sicura per il gruppo di partecipanti nello studio. Tuttavia, gli autori sottolineano l’importanza di un monitoraggio medico continuo per coloro che intraprendono una VLCKD, specialmente in individui con condizioni croniche come l’obesità e l’osteoartrite. 

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Lo studio conclude che una dieta chetogenica a bassissimo contenuto calorico è una strategia efficace per la gestione dell’obesità e dei sintomi dell’osteoartrite del ginocchio nelle donne. La significativa perdita di peso e la riduzione del dolore articolare osservate nelle partecipanti indicano che la VLCKD potrebbe rappresentare una valida opzione terapeutica per migliorare la qualità della vita nelle persone affette da queste condizioni. 


Nonostante i risultati positivi, gli autori riconoscono che sono necessari ulteriori studi su campioni più ampi per confermare la generalizzabilità di questi risultati. Inoltre, l’adesione a lungo termine a una VLCKD e i suoi effetti a lungo termine sulla salute articolare e metabolica rimangono argomenti di interesse per la ricerca futura.