Un recente studio pubblicato su Nature Communications ha rivelato che la dieta chetogenica (KD) può migliorare la stabilità delle reti cerebrali, con implicazioni significative per il trattamento di disturbi neurologici. La ricerca ha coinvolto 27 partecipanti sani che hanno seguito una dieta chetogenica per una settimana. I risultati hanno mostrato una riduzione della glicemia e un aumento dei corpi chetonici nel sangue, associati a una maggiore stabilità delle reti cerebrali, misurata tramite risonanza magnetica funzionale (fMRI).

I partecipanti hanno seguito una dieta chetogenica, monitorati per variazioni nei livelli di glicemia e chetoni. L’effetto della dieta sulla stabilità delle reti cerebrali è stato valutato utilizzando la risonanza magnetica funzionale (fMRI) a riposo, che misura le fluttuazioni spontanee dell’attività cerebrale.

L’analisi fMRI ha evidenziato che la dieta chetogenica aumenta la stabilità delle reti cerebrali, un fattore cruciale per il mantenimento della funzione cognitiva e la prevenzione di disturbi neurologici. I partecipanti hanno mostrato miglioramenti nella connettività funzionale, suggerendo che la KD può promuovere una maggiore resilienza neuronale.

Questi risultati indicano che la dieta chetogenica potrebbe essere utilizzata come intervento terapeutico per migliorare la stabilità delle reti cerebrali in pazienti con disturbi neurologici come l’epilessia, il morbo di Alzheimer e la schizofrenia. La stabilità delle reti cerebrali è essenziale per il funzionamento cognitivo e potrebbe ridurre il rischio di deterioramento cognitivo.

Lo studio rappresenta un passo avanti significativo nella comprensione degli effetti della dieta chetogenica sul cervello umano. La KD non solo aiuta nella gestione del peso e delle malattie metaboliche, ma potrebbe anche offrire benefici neuroprotettivi, migliorando la stabilità delle reti cerebrali e potenzialmente prevenendo o mitigando disturbi neurologici.