La ricerca sull’invecchiamento e il declino cognitivo ha fatto un grande passo avanti con uno studio recente condotto da Diego Acuña-Catalán e colleghi, pubblicato su Cell Reports Medicine. Questo studio esplora l’effetto di una dieta chetogenica a lungo termine sugli anziani, dimostrando che questa dieta può migliorare significativamente la memoria e la funzione sinaptica, anche quando introdotta in una fase avanzata della vita.

Con l’avanzare dell’età, il cervello subisce una serie di cambiamenti che possono portare a un declino cognitivo. La dieta chetogenica (KD), caratterizzata da un alto contenuto di grassi e un basso contenuto di carboidrati, è stata inizialmente utilizzata per trattare l’epilessia refrattaria. Recenti studi hanno dimostrato che questa dieta può anche migliorare la memoria e la stabilità delle reti cerebrali negli anziani.

Il team di ricerca ha voluto capire come una KD, somministrata a breve termine in età avanzata, influisce sulla funzione cerebrale nei topi anziani. I topi di età compresa tra 20 e 23 mesi sono stati suddivisi in due gruppi: uno ha seguito una dieta normale (CD), mentre l’altro ha seguito una dieta chetogenica ciclica per quattro mesi. I parametri metabolici sono stati misurati settimanalmente, e le funzioni cognitive e motorie sono state valutate attraverso una serie di test comportamentali.

Risultati chiave

  1. Miglioramenti nella memoria e nella plasticità sinaptica: I topi che hanno seguito la dieta chetogenica hanno mostrato miglioramenti significativi nella memoria di lavoro e nella plasticità sinaptica dell’ippocampo. L’analisi elettrofisiologica ha rivelato un aumento della potenziazione a lungo termine (LTP), un processo critico per l’apprendimento e la memoria.
  2. Alterazioni nel proteoma sinaptico: La KD ha modificato il proteoma sinaptico corticale, con cambiamenti predominanti nella compartimentazione presinaptica associata alla via di segnalazione della proteina chinasi A (PKA). Questi cambiamenti sono stati confermati attraverso l’analisi western blot, che ha mostrato un’alta abbondanza di BDNF (fattore neurotrofico derivato dal cervello) e una fosforilazione dei substrati di PKA.
  3. Benefici metabolici: I topi sottoposti a KD hanno mostrato una riduzione significativa della glicemia e un aumento della concentrazione ematica di beta-idrossibutirrato (BHB), il principale corpo chetonico prodotto durante la KD.
Leggi anche  Giornata Mondiale della Salute. Cosa abbiamo compreso in questo anno?

Questo studio fornisce prove convincenti che una dieta chetogenica ciclica può migliorare la funzione cerebrale negli anziani, anche quando somministrata in una fase avanzata della vita. I risultati suggeriscono che i corpi chetonici non sono solo una fonte alternativa di energia, ma agiscono anche come metaboliti di segnalazione che promuovono la plasticità sinaptica e migliorano la funzione cognitiva. I risultati di questo studio aprono nuove strade per l’uso della dieta chetogenica come intervento per migliorare la memoria e la funzione cerebrale negli anziani. Tuttavia, è necessaria ulteriore ricerca per capire meglio i meccanismi molecolari alla base di questi effetti e per esplorare il potenziale terapeutico della KD negli esseri umani anziani con declino cognitivo.