La risposta alle domande su Artrite Reumatoide dei nostri lettori, direttamente dalla Dottoressa Antonella Sangiorgio, nutrizionista, per il Club della Dieta.

La dieta e l’alimentazione possono influire sulla Artrite Reumatoide?

La domanda che arriva direttamente ai nostri lettori grazie al Club della Dieta è davvero complessa e affascinante.

Classificata come una patologia autoimmune – spiega la Dottoressa Sangiorgio – la Artrite Reumatoide si individua con una diagnosi che è legata sia a criteri sierologici ma anche a dei criteri clinici. La diagnosi viene fatta incrociando i dati.

La patogenesi dell’Artrite Reumatoide è legata a un movimento di auto anticorpi, che determinano stati infiammatori localizzati alle piccoli articolazioni, dalle mani alle ginocchia e i gomiti.

L’influenza della dieta in questo tipo di patologia infiammatoria autoimmune ESISTE e va considerata. 

Sono da evitare in generale tutti quegli alimenti pro infiammatori che possono accorciare gli intervalli tra una crisi e l’altra, complicando quindi la patologia del paziente.

Un esempio di alimenti da evitare sono gli zuccheri raffinati, che sono alimenti che determinano l’aumento dell’insulina (che è un fattore di crescita)

Il sale, altro esempio, peggiora l’intensità dell’edema (gonfiore) dei tessuti, quindi l’aumento dell’apporto di sodio può generare più dolore.

Nell’artrite reumatoide la dieta chetogenica VLCKD può diminuire la frequenza e l’intensità delle crisi di artrite reumatoide. Il discorso qui si collega con il grasso viscerale che comporta più infiammazione di basso grado.

L’eliminazione del grasso viscerale, abbassando l’infiammazione di basso grado, consente terapie più efficaci durante le fasi acute delle crisi di artrite reumatoide.

Consigli per i pazienti.

Dividiamo in due categorie i nostri pazienti. La prima categoria è quella dei normopeso, la seconda è quella dei sovrappeso/obesi.

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Lo scopo di questi consigli è allontanare il più possibile tra loro le crisi di artrite reumatoide e ridurne l’infiammazione e il dolore.

Per i normopeso, BANDIRE zuccheri semplici, evitare i lieviti,  curare la flora batterica intestinale. Zuccheri solo dalla frutta. Per alcuni può funzionare la sospensione dei latticini per un certo periodo.

Per i sovrappeso e gli obesi, io consiglierei una VLCKD (Very Low Carb Ketogenic Diet) per azzerare le infiammazioni di basso grado e l’insulina e poi procedere con una LCD (una dieta ipocalorica)