Il Microbiota – Recentissime ricerche scientifiche hanno confermato il ruolo decisivo nella salute dell’organismo del complesso ecosistema batterico del nostro tratto intestinale.

Nel nostro corpo e soprattutto nel nostro intestino, vivono milioni di batteri “buoni”, che contribuiscono alla digestione e alla salute generale del nostro organismo.

Il Microbiota è questo complesso ecosistema, sempre in movimento, influenzato naturalmente da ciò che mangiamo, dalla composizione della nostra dieta.

Un recente studio condotto da Christine A. Olson et al. e coordinato da Elaine Y. Hsiao, pubblicato recentemente sulla rivista Cell, dimostra che una dieta chetogenica contribuisce a migliorare la salute del microbiota. https://microbioma.it/neuroscienze/epilessia-dieta-chetogenica-riduce-le-crisi-modificando-il-microbiota-intestinale/

Lo studio ha dimostrato inoltre che il microbiota reso più efficace e protettivo dalla dieta, può trasferire i propri benefici su altri organismi se viene trapiantato. Una scoperta affascinante per almeno due motivi.

Il primo motivo è che il microbiota, che influisce direttamente sulla nostra salute ci induce a cambiare prospettiva sulla natura stessa del nostro corpo: gli esseri umani sono un ecosistema costituito dal nostro organismo e dai milioni di organismi che vivono in simbiosi con noi nel nostro corpo.

Il nostro metabolismo e quello delle specie che ci abitano si intrecciano, interagiscono ed evolvono parallelamente. E’ un fatto reale che il microbiota degli esseri umani cambi nel corso del tempo, da quando nasciamo a quando diventiamo adulti. 

Il microbiota è influenzato da terapie farmacologiche, da stress e fattori ambientali, da malattie e ovviamente dall’alimentazione, dalla dieta.

Il secondo motivo è perchè lo studio, insieme a molti altri come vedremo, ha evidenziato il rapporto stretto tra dieta chetogenica e microbiota, l’influenza positiva della dieta chetogenica sul microbiota sta raccogliendo sempre più conferme scientifiche.

La letteratura scientifica sta portando a considerare il microbiota sempre più come un vero e proprio organo metabolico, che si occupa di funzioni che non siamo in grado di svolgere altrimenti.

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Funzioni indispensabili come la capacità di assimilare componenti altrimenti indigeribili della nostra dieta, sintetizzare alcune vitamine indispensabilidisgregare e detossificare sostanze che il nostro organismo non è in grado di smantellare, regolare l’espressione del sistema immunitario (il 70% risiede nell’intestino), proteggere la mucosa intestinale dall’attacco di specie patogene.

Uno studio pubblicato nel gennaio 2017 da un team dell’Università di Kiel, in Germania (https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC5644845/) fa un passo in avanti. 

In questo studio la squadra guidata da Femke-Anouska Heinsen ha mostrato che un gruppo di pazienti affetti da obesità, dopo una dieta VLCD di 3 mesi, seguita da 3 mesi di dieta di mantenimento, ha notevolmente migliorato la condizione del proprio microbiota intestinale. 

La differenza tra la prima fase della dieta, una Very Low Calorie Diet da 800 calorie al giorno, e la successiva fase di mantenimento, è la qualità dei macronutrienti che vengono ingeriti.

Le proteine che vengono assunte nella prima fase della dieta VLCD sono proteine del latte, date dai pasti sostitutivi (altrimenti detti alimenti funzionali) mentre nella seconda fase della dieta, quella di mantenimento, sono date dalla reintroduzione delle proteine della carne, degli zuccheri raffinati.

In questa seconda fase, i pazienti dello studio tedesco hanno mostrato un ritorno del microbiota alla fase di disequilibrio precedente la dieta.

Ma cosa vuol dire avere un microbiota in equilibrio o in disequilibrio? Ne parliamo con la Dottoressa Sabrina Basciani, medico biologa nutrizionista e ricercatrice in scienza dell’alimentazione all’Università La Sapienza di Roma.

Il Microbiota è l’ecosistema composto dai batteri che popolano il nostro intestino. Questi batteri però non sono tutti uguali. 

Per non complicare troppo, diciamo che esistono due grandi famiglie di batteri nel nostro intestino, i Firmicutes e i Bacteroidetes, le quali svolgono funzioni differenziate. 

Se l’equilibrio tra queste famiglie di batteri viene alterato, l’organismo intero ne risente.

L’equilibrio del microbiota è detto EUBIOSI, mentre il disequilibrio viene chiamato DISBIOSI.

Cosa comporta avere un microbiota in equilibrio?

Un microbiota in equilibrio rende l’organismo più resistente alla fatica, allo stress, e abbiamo notato come alcune patologie, tipo l’obesità o l’epilessia, siano CAUSATE da un microbiota in squilibrio.

Tempo fa ci siamo resi conto che una persona che soffre di obesità ha il microbiota in disbiosi, ossia un intestino disequilibrato. Pensavamo fosse una conseguenza della malattia, ma siamo abbastanza sicuri che il disequilibrio sia la CAUSA della malattia.

Agendo per riportare l’equilibrio nel microbiota, curiamo anche la malattia. Come avviene per le persone che soffrono di epilessia. La sorgente è sempre un microbiota in disequilibrio.

Come è possibile che dei batteri nell’intestino causino l’obesità? Dei batteri “buoni” per giunta.

I batteri di tipo Firmicutes e Bacteroidetes, vivono in equilibrio, ma se avvengono dei fatti, delle condizioni nelle quali il nostro equilibrio va a perdersi ecco che l’equilibrio, l’eubiosi, si compromette e la malattia dilaga nell’organismo. 

Che cosa significa  tutto ciò? In generale la dieta VLCD migliora le condizioni del microbiota?

Una dieta VLCD, ma anche le diete chetogeniche ci stanno dando dati molto promettenti.

Teniamo presente che alcuni pazienti obesi mostrano di avere batteri Firmicutes molto più efficienti della norma, nel senso che questi batteri sono in grado di estrarre calorie aggiuntive anche dalle fibre per noi indigeribili, per cui contribuiscono all’incremento di peso anche con una alimentazione controllata.

Come fate ad essere sicuri che la disbiosi, che un microbiota in disequilibrio, sia responsabile di tante malattie?

Con i nostri studi abbiamo dimostrato che la disbiosi è causa di molte patologie, non conseguenza. Perciò lo strumento migliore per riportare equilibrio nell’organismo è proprio una dieta. 

Diete chetogeniche per l’equilibrio intestinale?

Sì, abbiamo già parlato in diverse occasioni di come la dieta chetogenica funga da “azzeratore” dei problemi metabolici. Alcuni studi hanno mostrato come addirittura possa far regredire fino alla scomparsa una patologia grave come il diabete di tipo 2. Adesso ci stiamo concentrando sui risultati che danno le diete chetogeniche con il microbiota.

Ci sono dati promettenti sull’esito delle diete chetogeniche, anche non Very Low Calorie, perchè noi stessi attraverso alcuni studi ne abbiamo dimostrati alcuni. Con la dieta chetogenica si misura una riduzione dei Firmicutes, che sono i batteri del nostro intestino che risultano maggiori in quantità nelle persone obese.

Quali sono le prospettive di questi studi?

Sono moltissime. La visione di fondo non è solo collegata a “ho dei problemi di colon irritabili”, ho il reflusso gastro-esofageo, ho problemi digestivi, ma è collegabile anche all’obesità, allo stile di vita, al diabete, all’epilessia, all’emicrania. L’essere disbiotico è una causa di molti problemi dell’organismo, quindi l’obiettivo di oggi e dei prossimi anni sarà proprio quello di mantenere in equilibrio, in EUBIOSI (ricordatevi questa parola NdR), per molti anni.