Dal diabete si può guarire. Sembra essere questo uno dei risultati del congresso della Società Italiana Nutraceutica.
Per l’AccademiadellaDieta.it ci troviamo a Bologna, è il 15 giugno del 2018 e questo è l’8° congresso Nazionale di Sinut, Società Italiana Nutraceutica.
Una due giorni ricca di appuntamenti in cui si è parlato delle ultime novitàò della ricerca sui Nutraceutici e del loro effetto positivo su tutta una serie di malattie terribili che purtroppo colpiscono il nostro organismo.
La Sinut (Società Italiana Nutraceutica), avete cominciato quando Nutraceutica era una parolaccia o quasi e siamo arrivati che adesso è forse il Futuro della medicina e della farmacologia. E’ vero?
La Nutraceutica in realtà ha una storia molto antica – spiega il Prof. Arrigo Cicero, presidente della Sinut – facciamo sempre riferimento a quando è stato coniato il termine. Ma il professor Cesare Sirtoli dell’Università di Milano la studia da ben prima che si chiamasse così.
La Nutraceutica oggi è un campo che ha delle grandi possibilità di progredire, sia verso quello che è il cambiamento dello stile di vita degli esseri umani sia verso la prevenzione in situazioni critiche che possono portare verso una patologia.
Professor Giovanni Spera, oggi lei ha moderato una sessione del Simposio dedicati alla VLCKD e alla possibile remissione del Diabete di tipo 2. Davvero la nutraceutica può far rimettere il diabete?
Esistono degli studi, su Lancet e altri pubblicati a cura della Virta Clinic – spiega il Professor Giovanni Spera, che è anche direttore editoriale di Accademia della Dieta – che la dottoressa Simona Ferrero, sono dati aggiornati e parlano di sperimentazioni su pazienti diabetici di secondo tipo. E’ il tipo di diabete che è collegato all’insulino-resistenza e che viene definita una malattia cronica.
Bene, il diabete di tipo 2 si può approcciare, fino ad arrivare alla guarigione, attraverso una terapia dietetico-nutrizionale, uno schema alimentare rivoluzionario, che prevede a un abbattimento temporaneo della quantità di carboidrati, tanto da indurre chetosi e un apporto moderato di calorie per alcune settimane.
Questa fase, una volta raggiunto il nuovo equilibrio, può essere ripetuta e questo conduce a un miglioramento delle condizioni generali del paziente e infine di guarire.
La professoressa Simona Ferrero specifica.
Non si tratta di “curare” il diabete. Esistono già delle “cure” per il diabete. Qui stiamo parlando di “remissione” del diabete di tipo 2 con un trattamento intensivo di tipo alimentare. Ho presentato il risultato di alcune ricerche che hanno osservato alcuni pazienti che hanno sperimentato un calo ponderale di peso molto rilevante.
Questi studi hanno evidenziato che le diete chetogeniche, le VLCKD, possono mimare quello che avviene con la chirurgia bariatrica, attaccando il grasso viscerale che è la causa del diabete di tipo 2 e portando alla remissione.
Presente anche lo Chef Luca Barbieri, alfiere della Cucina Lineare Metabolica, che ha parlato di come gli alimenti, trasformati correttamente, possono diventare parte della dieta e della terapia.
La fortificazione dei prodotti vegetali, l’utilizzo di specifiche tecniche culinarie per migliorare la qualità di ciò che mangiamo è un grande obiettivo. Se facciamo tanta attenzione a cosa mangiamo e come lo mangiamo, dovremmo fare altrettanta importanza a come trasformiamo l’alimento, a come lo arricchiamo per renderlo migliore per il nostro organismo. E’ questo il senso e lo spirito della Cucina Lineare Metabolica.