Nutraceutica e Farmaci. Due strumenti a disposizione di medico e paziente per la cura di Obesità e Diabete.
La Nutraceutica è un mercato importante, ampio, che sta conquistando il favore di fette di pubblico sempre maggiore.
La Nutraceutica è una tecnologia che consente di aggiungere ad alimenti naturali delle sostanze che li migliorano, come vitamine e amminoacidi, e che danno ai pazienti e ai medici uno strumento in più per curare patologie, come il diabete e l’obesità, che sono complicate e difficili da curare con la farmacopea contemporanea.
Ma come sono fatti questi alimenti? In cosa si distinguono da altri prodotti dietetici che sono in circolazione, anche negli scaffali dei supermercati?
Sono paragonabili a degli alimenti-integratori, che hanno una funzione di accompagnamento ai farmaci, ma sono davvero uno strumento in più?
Lo abbiamo chiesto a Lorenzo Donini, professore di Fisiologia della Nutrizione all’Università La Sapienza di Roma, se la nutraceutica è una risposta tecnologica all’utilizzo dei farmaci o è uno strumento in più a disposizione di medici e pazienti. Ecco cosa ci ha risposto.
La nutraceutica cerca di affrontare alcune patologie ma soprattutto la prevenzione delle malattie attraverso l’utilizzo di molecole, già presenti in natura, che vengono somministrate attraverso preparati in tutto e per tutto simili ai farmaci o agli alimenti
Quindi stiamo parlando di alimenti che sono anche dei farmaci?
Il confine tra farmacoterapia e nutraceutica è molto labile. Sia perché da sempre abbiamo utilizzato nella terapia farmacologica prodotti naturali o d’estrazione naturale (pensi alla digitale) sia perché la differenza tra un nutriente ed un farmaco è unicamente nella dose. La vitamina a 50 mg al giorno è un nutriente, a 500 mg diventa un farmaco. Così come per la classica terapia farmaceutica, anche per la nutraceutica esistono dosaggi tossici (la vitamina C di cui sopra a 2 g al giorno diventa potenzialmente tossica)
Per questo, per i dosaggi, è sempre importante farsi seguire da un medico specializzato, perché gli stessi alimenti che possono essere utilizzati in una dieta per perdere peso, sono anche utili, in proporzioni e con posologie differenti, anche per curare patologie complesse, come l’obesità e il diabete.